Ho ideato la copertina di questa raccolta di leggende siciliane per un mio vecchio amico, Andrea Litrico. Non potevo assolutamente rifiutare, anche perché avevo in mente il soggetto perfetto. Nell'illustrazione è raffigurato il negromante Eliodoro in groppa al suo elefante in pietra lavica, ricavato direttamente dalle lave dell'Etna, con i quali effettuava incursioni a Catania e a Costantinopoli.
"Il monumento più tipico del periodo bizantino è L’Elefante in Pietra,
che è il simbolo della città etnea.
Le sue origini sono sconosciute.
La leggenda racconta di un negromante di nome Eliodoro che lo forgiò dalle
lave dell’Etna. Il personaggio però, non è immaginario ma “semileggendario”, dato
che risulta essere stato messo al rogo nel 778 dal Vescovo Leone II il
Taumaturgo, l’unico che gli si riuscì ad anteporre.
Se al di sotto della protezione di Agata la città di Catania godette di
un periodo di prosperità, mi permetto di dire che Eliodoro è propriamente il
simbolo di questo terribile capitolo storico".
Questo è un piccolo estratto della mia tesi di laurea triennale intitolata "Melior De Cinere Surgo".
Questo invece è il retro copertina:
In questo caso nell'illustrazione viene rappresentata la sconfitta della bestia Tifeo da parte di Zeus, folgorata mentre tentava di scaraventargli la Sicilia contro.
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